La parabola dell'Istruzione Agraria
Libro Bianco sull'Istruzione Agraria - Giuseppe Murolo

Le attività tecnico-didattiche degli istituti

La specificità dell'organizzazione delle scuole di Agricoltura rese possibile il raggiungimento di risultati notevolissimi, rilevati in passato da Credaro, Martimazzoli, Croce, Luzzato, Einaudi.
Si trattava di possibilità, rese operative da un elevato grado di autonomia, di collaborare intensamente con l'Università, con la sperimentazione, con il mondo agricolo.
Le conseguenze di tale specificità influenzarono sia l'azione didattica sia il livello tecnico: moltissimi allievi degli istituti agrari divennero dapprima docenti negli stessi, poi passarono su cattedre universitarie od in posizioni di grande rilievo nelle amministrazioni pubbliche od in organismi privati. I nomi di Paris, Carpentieri, De Cillis, Cavazza, Briganti, Dalmasso, Avanzi, Ferraris, Morettini, Trotter, Peglion, Marescalchi, Sostegni, fanno parte della storia del progresso agricolo del nostro Paese; ad essi fanno ancora riscontro, di recente, quelli di valorosi docenti di Facoltà di Agraria sia italiane che straniere che si formarono nelle nostre scuole: G. Russo, G Amadei, Zucconi, B. Pastena, R. Provvidenti,, virologo, professore emerito alla Cornell University, P. Lombardi, C. Cupo, F. Rizzo, A. Marinelli, DE Fazio, …
L'efficacia dell'azione didattica scaturiva da un dosato equilibrio fra aspetti teorici ed attività pratica e consentiva traguardi che difficilmente sarebbero stati raggiunti da un diverso approccio e da una modificata strutturazione dei momenti formativi.
Sul piano teorico basti ricordare gli studi di Avanzi su cereali e solanacee, quelli ampelografici di Carlucci e Dalmasso, sulle diverse forme di vinificazione di Sostegni e Sannino, sui metodi di analisi di Paris, sulle uve da tavola di G. Palieri e B. Pastena, sui parassiti vegetali di Ferraris, sui licheni e sulla cecidologia di Trotter, sulla resistenza della vite al calcare di Briganti, Carpentieri e Vannuccini, sulla morfo-fisiologia e sulla genetica della vite di L. Manzoni, sulla genetica del pesco di Morettni.
Negli ultimi decenni il ritmo delle attività integrative, di collegamento, di scambio è stato incrementato. A parte i tantio collegamenti con singole scuole di altri Paesi ricordiamo l'azione sistematica, continua, efficace condotta in seno ad Europea, organizzazione internazionale sull'insegnamento agrario, che vede periodici scambi di esperienze fra docenti e presidi di diversi istituti.
Si sono realizzati, in seno ad Europea, convegni internazionali a Bruxelles, Strasburgo, Helsinki. Kreims (Austria), Digione presso l'ENESAD, Avignone, Kiel, Copenaghen, Maastricht, Locorotondo, Remedello, Berlino, Edimburgo, Cannington (Bristol), nel corso dei quali sono stati dibattuti problemi riguardanti organizzazioni curricolari, didattiche disciplinari, corrispondenze fra titoli di studio, organizzazione di stages, riconoscimento di tirocini, sino all'elaborazione di una carta europea dell'insegnamento agrario.
Con i progetti Petra e Leonardo sono state realizzate collaborazioni assai proficue con Portogallo, Spagna, Grecia, Inghilterra, Francia, Danimarca, Finlandia, Germania, Svezia, cui hanno partecipato fattivamente sia istituti tecnici che professionali.
Una ricca documentazione, anche multimediale, testimonia tanti impegni e pone a disposizione del materiale utilissimo sia per i contenuti sia per i percorsi illustrati, ampiamente collaudati.
Attività di scambio con diversissimi Paesi, Albania compresa, sono state realizzate in modo sistematico. Campus europei sull'ambiente e sull'architettura rurale, attivati in piena estate, hanno riscosso consensi vasti ed autorevoli, giacché in tali realizzazioni sono stati coinvolti Università ed Istituti internazionali di grande prestigio.
Tutto ciò è stato ottenuto non tanto con l'appoggio dell'Amministrazione centrale, spesso indifferente alle diverse iniziative, quanto per l'impegno di presidi e docenti che sono riusciti a coinvolgere enti locali ed a mobilizzare risorse private per fornire agli allievi occasioni di nuove esperienze ed agli istituti consensi e prestigio.
Altra attività che ha visto impegnati istituti tecnici e professionali è stata quella di concorsi enologici che ha fatto riscontrare vivace emulazione tra scuole nella presentazione di vini e distillati di diversa tipologia. Lecce, Locorotondo, S. Michele all'Adige, Palermo furono le sedi di tali incontri, ai quali parteciparono in veste di osservatori, presidi e docenti di licei agricoli francesi quali Avignone e Nimes.
Tali molteplici attività hanno fatto sì che le istituzioni agrarie italiane siano divenute ben note nei diversi Paesi comunitari ed invitate a convegni, corsi di aggiornamento, seminari tecnici e pedagogici. Tra i tanti ricordiamo il corso di ecologia agraria svoltosi a Copenaghen quattro anni or sono, con la partecipazione di docenti di tutta Europa e con la direzione affidata all'Italia che nell'anno precedente, il 1993, aveva presentato a Strasburgo il CD "Energia per la natura", suscitando consensi entusiastici anche presso la stampa specializzata.
Per ciò che riguarda più specificatamente gli aspetti del rinnovamento didattico si segnala come il progetto Cerere Unitario, adottato dalla quasi totalità degli ITA, è stato il primo - ed è ancora l'unico - a prevedere una organizzazione modulare dei contenuti fornendo ai singoli consigli di classe la possibilità di scelta dei moduli di approfondimento ai quali collegare l'area di progetto. L'autonomia concreta, estrinsecandosi in orientamenti e scelte operative in funzione delle potenzialità del territorio, è stata, dal Cerere Unitario, realizzata sin dal 1995 e perseguirà in un contesto definitivo e specificato sotto il profilo tecnico contenutistico, al di fuori di improvvisazioni dilettantesche.
Gli istituti professionali del settore - forse i più mortificati da una concezione arcaica dell'agricoltura, che li aveva strutturati in qualifiche biennali - si dimostrarono primi nel comprendere il valore dell'innovazione offerta con il Progetto '92 e come tali, nell'ambito di un triennio adottarono "in toto" detta sperimentazione, divenendo una vera e propria punta di diamante della nuova struttura. Nessun altro settore di tale tipo di istruzione adottò sperimentalmente il progetto con tanta unanimità.

da CERERE - Rassegna di problemi tecnici e didattici per l'indirizzo agrario dell'Istruzione Secondaria
Quadrimestrale - Anno XII N. 27 Gennaio - Aprile 1999 - ITAS "Basile - Caramia" LOCOROTONDO (BA)

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